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Valentina Masullo

The digital food fairy

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Come ho migliorato il mio account Instagram (e perché)

Pubblicato il 15 Dicembre 2016

Ho aperto il mio account Instagram a ottobre del 2010, esattamente tre mesi dopo la pubblicazione della prima foto su questa piattaforma. In 6 anni ho pubblicato 1890 fotografie molte delle quali- non ho paura ad ammetterlo – orribili.

Ho usato a lungo Instagram come diario fotografico e strumento occasionale per condividere i momenti e i ricordi, a un certo punto, quando ha cominciato ad essere anche uno strumento comunicativo, ho pure preso a scrivere le caption in inglese pensando che fosse il modo migliore per parlare a un pubblico più vasto possibile.

Solo in quest’ultimo anno, con la decisione di diventare freelance, ho iniziato a pensare seriamente a Instagram come strumento per il mio business e a quel punto si è reso necessario un drastico cambiamento.

Cosa ho fatto per cambiare

All’inizio del 2016 ho deciso che avrei dedicato del tempo a degli scatti zenitali (con ripresa dall’alto) di colazioni e ne avrei pubblicata una ogni lunedì con l’hashtag #lecolazionidellunedì. L’esperimento si è concluso dopo 25 settimane altalenanti per mancanza di tempo e di motivazione: ci mettevo troppo tempo ad allestire questi set da fotografare con la reflex e il ritorno che mi davano non era neanche misurabile. Partire senza avere un obiettivo è stato il modo più rapido per fallire e, non fosse stata la mia ostinazione, la cosa si sarebbe conclusa anche prima.

A quel punto ho deciso che se il core del mio business era il cibo avrei postato solo (o comunque prevalentemente) foto di cibo. Alcune prese dal blog, altre improvvisate, niente che avesse una precisa chiave stilistica o che riuscisse a mettermi in relazione con il mio pubblico. Intanto comunque avevo deciso di tornare a scrivere i miei piccoli testi in italiano e di parlare non a tutti ma a una community ben precisa: la mia. Per quanto il cibo sia internazionale gli americani credono che noi mangiamo cose tipo la pasta con la marinara sauce e poi il mio blog è scritto in italiano, che senso avrebbe avuto attrarre un pubblico che non poteva fruire i miei contenuti?

I pochi parametri misurabili, però continuavano a muoversi poco. Per ogni nuovo follower uno spariva e i numeri, che pure non sono l’unica cosa che conta, ma un peso ce lo devono avere, continuavano a stagnare. A quel punto ho stabilito che se la strada non era ancora quella giusta avrei dovuto cambiare ancora e prendermi un impegno diverso con me, con il mio business (mi occupo di fotografia e comunicazione, questo canale DOVEVA funzionare) e soprattutto con chi mi stava seguendo. Non si trattava solo di fare buone foto – Instagram, come suggerisce anche Martino Pietropoli in questo pezzo su Medium, non c’entra molto con la fotografia, è solo un’applicazione fotografica con un suo linguaggio che tende, a volte, ad essere noioso e ovvio.

Partendo da questi presupposti ho analizzato le foto con maggiori interazioni e raccolto un po’ il sentito della mia community. Ho trovato una cifra stilistica che fosse la mia, tra quelle che avevo già proposto in passato e che pareva essere particolarmente apprezzata e mi sono rimessa al lavoro ripartendo da qui. Ho scelto di tornare a quelle riprese zenitali da cui ero partita ma questa volta di farlo con uno strumento più elastico e rapido: lo smartphone. Ho anche capito che dovevo smettere di cercare la perfezione e cominciare a scattare di più e più in fretta. Si può sempre fare meglio ma intanto è meglio fare..

Ho preparato un calendario editoriale di massima in cui ho ridotto al minimo i contenuti promozionali verso il blog (che tra l’altro non mi avevano mai dato alcun ritorno in termini di visite), ho deciso che avrei raccontato il mio modo di vedere il mondo in cui il cibo c’è ma non è solo e che avrei dato maggiore peso al dialogo con la mia community. Mi sono organizzata per scattare foto nuove ogni settimana (approfittando qualche volta dei set già allestiti per i miei clienti) e ho cominciato ad utilizzare Instagram Stories per creare maggiori relazioni con le persone, per raccontare con brevi video i procedimenti delle ricette già pubblicate sul blog e aprire una finestra più ampia sul mio lavoro e sulla mia quotidianità.

Per aumentare le relazioni e trovare nuovi contatti ho partecipato anche a diversi progetti fotografici, come il #felicenovembre organizzato da Francesca Gonzales o alle #gioiedinatale organizzate da Zuccaviolina, che in parte costituiscono anche un ottimo spunto per nuove composizioni e nuovi racconti.

Cosa è successo dopo

È successo che, trovata la chiave giusta, le cose hanno cominciato a muoversi in fretta: il numero dei miei follower ha registrato un +1000 (sì, mille) in un mese, circa. A questo aumento numerico di follower è corrisposto anche un adeguato aumento dei like alle foto e soprattutto ho cominciato a stringere relazioni più durature con la mia comunità. Nonostante abbia ridotto molto i contenuti promozionali ad oggi, dopo Google e Pinterest, Instagram è la terza fonte di accessi al mio blog di cucina. Chi mi segue si fida di me, mi riconosce dalle mie foto e sa cosa aspettarsi, resta e cosa più importante mi cerca anche altrove. Non solo, i miei clienti hanno cominciato a chiedermi fotografie per i loro canali Instagram quindi anche in termini economici il ritorno è stato significativo.

Quelle che pubblico non sono le mie migliori foto ma è il miglior racconto di me stessa che io abbia mai organizzato e questo funziona.

Cosa ho capito di Instagram

  • Non funzionerà per sempre perché Instagram vive di trend e si evolve in continuazione. È importante restare aggiornati e continuare ad analizzare dati e situazioni.
  • Copiare gli hashtag che utilizzano gli altri non serve a niente, studiarli sì. Ogni foto ha bisogno di hashtag specifici e anche per questi ci sono tendenze che si muovono rapidamente e che non possono essere ignorate. Gli elenchi di hashtag da copiare e incollare funzionano ma vanno aggiornati spesso.
  • Instagram è un social e quello che conta sono le relazioni: a meno che tu non sia Kylie Jenner scendi dal piedistallo, nessuno ti deve niente e dirti ciao ciao per sempre è un attimo.
  • Non bisogna solo postare su Instagram ma bisogna viverlo, sentirsi parte di una comunità più o meno ampia (a seconda dei temi in cui ci si inserisce e delle affinità) e partecipare moltissimo e con genuino interesse.
  • Ci vogliono bellezza ed entusiasmo. Su Instagram, sì, ma anche nelle nostre vite.

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Archiviato in: Social Media Etichettato con: Instagram, Strategia

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The digital food fairy

Mi occupo di content marketing per aziende e professionisti del food. Progetto e creo contenuti per promuovere prodotti e servizi. Creo ricette, faccio food photography, formazione e consulenza per aziende e professionisti.

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Le mie prime, vere, ferie da freelance

Chi ha paura della strategia?

Stare fuori dal gregge (parliamo di comunicazione)

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Ok, sto ufficialmente contando i secondi. Il menù Ok, sto ufficialmente contando i secondi. Il menù della settimana è tutto pensato per essere gustato sul divano (sul blog c'è una raccolta apposita per fare altrettanto 😉): da domani sera tuttǝ incollatǝ al #festivaldisanremo .

Che - ok - è la città dei fiori, ma parliamo soprattutto del fatto che è anche la città della focaccia nella regione della focaccia e questa è quella rossa, con acciughe, olive taggiasche e capperi. Si chiama sardenaira ed è una vera bombetta 💣. 

Spero non ne abbiano a male i liguri, ma in attesa della prossima gita, ho provato a rifare in casa quella che ho mangiato in riva al mare e che era una vera sinfonia 🎼.

(In totale anarchia posso assicurare che anche senza acciughe ma con abbondanza di olive e capperi è perfetta anche in versione vegan)

Ideale da infornare per domani sera, omaggi all'orchestra, saluti a casa e per noi bouquet di carboidrati, grazie 💁🏻‍♀️.

La ricetta è sul blog, al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina e nelle storie di oggi

#foodphotography #foodstyling #foodphotographyandstyling #foodie #food52 #beautifulcuisines  #pursuepretty #alliseeispretty #foodartproject #hautescuisines #cottagecore #rusticstyle #still_life_gallery #onmytable #foodphotooftheday #eeeeeats #seasonaleating #droolclub #rusticstyle #shareyourtable
Possiedo pochi talenti, uno è sicuramente quello Possiedo pochi talenti, uno è sicuramente quello di ricordare tutte le canzoni delle più - ad oggi - sconosciute meteore transitate dal #festivaldisanremo (ciao Alessandro Errico, ciao Leandro Barsotti, ciao Lisa 👋🏻) , l'altro è quello di cucinare cose buone anche quando tra frigo e dispensa, a fine settimana, non ci è rimasto poi molto.

Dice, fai quello che sai fare meglio e allora eccomi qua, a cantare parole e musiche che probabilmente non ricorda più nemmeno chi le ha scritte e cucinare con quello che c'è: polpettine di riso e formaggio spalmabile, perfette per riempire i momenti noiosi delle serate del prossimo festival della canzone italiana, ma pure come cena per stasera. 

Bastano un pugno di riso, l'avanzo di formaggio spalmabile sul fondo del frigo e l'ultimo uovo della confezione.

Io le ho preparate con l'ormai mitica e immancabile combo Instant Pot e friggitrice ad aria, ma sul blog, al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina, e nelle storie di oggi trovi la pagina con tutte le spiegazioni, anche per la cottura classica.

Nei commenti citazioni di canzoni e cantanti sanremesi dimenticati a piacere (sì, è una sfida) 😬🎼

#foodphotography #foodstyling #foodphotographyandstyling #foodie #food52 #beautifulcuisines  #pursuepretty #alliseeispretty #foodartproject #hautescuisines #cottagecore #rusticstyle #still_life_gallery #onmytable #foodphotooftheday #eeeeeats #seasonaleating #droolclub #rusticstyle #shareyourtable
🎤 Manca una settimana all'inizio del #festivald 🎤 Manca una settimana all'inizio del #festivaldisanremo ed è il momento di far cantare - di gioia e fame, of course - anche i palati e le pance più esigenti con questa carrellata di ricette dedicate proprio al festivalone nazionalpopolare più amato (e odiato) di questa fetta di mondo.

🛋 Divano comodo, tv accesa, gli indispensabili commenti alla Dagospia su Twitter e il cibo necessario a sopravvivere alle cinque serate più lunghe dell'anno.

📺 In questa raccolta abbiamo sfizietti di ogni tipo - dalle frittelle all'hummus di ceci - idee per insalate, panini, tramezzini, focacce e fondamentali dolcetti, tutto il necessario per godersi direttamente dal divano in famiglia e tra amici, l'unico momento dell'anno capace di incollare alla tv anche i più refrattari come me.

🎼 Zero mondanità, cover da millenial cantate a squarciagola con le amiche, cibo a volontà e risate da pazzi. E ovviamente team Mengoni, ci mancherebbe ❤️. Ecco il mio piano per la prossima settimana, e il tuo qual è? Raccontamelo qua sotto nei commenti 👇🏻

La raccolta di tutte le ricette da divano di Brodo di Coccole è al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina, e nelle storie di oggi (e stay tuned per le prossime 🔔 )
Lotta dura alla bollitura! Con l’articolo di ogg Lotta dura alla bollitura!
Con l’articolo di oggi vorrei urlare a piena voce che questo scempio di buttare tutto nell’acqua bollente deve finire. Basta verdure mollicce, tristi e senza colore, basta pesce sfibrato e secchetto, basta cibo senza dignità.

Rivalutiamo l’acqua bollente con la cottura a vapore che invece, per sua natura è più dolce, delicata e anche nutrizionalmente vantaggiosa. Sul blog ho scritto pezzo in cui vi racconto come sfruttarla al meglio e con quanti strumenti è possibile effettuarla, con vantaggi e svantaggi del caso. 

E c’è pure la tabella manoscritta dalla sottoscritta (i giochi di parole mi fanno ridere, sorry not sorry) da scaricare e stampare per avere sotto mano tutti i tempi di cottura e non doversi ogni volta affidare ai santi nel paradiso dei fumenti 😬

Come sempre è tutto sul blog, al link in bio, cliccando qui 👉🏻 @valefatina e nelle storie di oggi 😎
E anche oggi la rubrica “i vegani mangiano solo E anche oggi la rubrica “i vegani mangiano solo erba” ci propone dei tristissimi pancake senza uova e con latte vegetale e gocce di cioccolato. Cioccolato che notoriamente si ottiene dal cacao, che cresce sugli alberi e quindi conta come verdura, discussione chiusa 😬

Ovviamente sono ironica 💁🏻‍♀️ ma se vi interessa farvi mettere fame da una verdura guardate fino in fondo, ne vale la pena 😎

La ricetta, per la colazione del weekend, è sul blog, al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina e nelle stories di oggi

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Se i backstage degli scatti per Brodo di Coccole t Se i backstage degli scatti per Brodo di Coccole ti sono piaciuti* allora goditi questo backstage dei backstage. Oggi ti mostro tutto il processo che mi porta dall’idea alla pubblicazione di una videoricetta 🎥.

Per te ci vorranno solo un paio di minuti, ma grazie ai prodigi del montaggio saranno abbastanza per scoprire cosa succede nella giornata di una content creator libera professionista e qual è il lavoro per cui - mamma si meraviglia ancora 😅 - aziende e agenzie mi pagano portando gioia alle casse dell’INPS, a me, al mio commercialista e a Zooplus per l’acquisto delle pappe per i fondamentali assistenti 🐈

Non tutte le giornate sono come questa, ed è una delle cose che mi piace di questo lavoro che riesce a conciliare la mia anima creativa con quella razionale, un po’ nerd e precisetti.

Una routine base comunque per me è tutto e mi permette di non perdermi dietro alle idee, che spesso tendono ad andare per conto loro. Per questo scrivo, appunto, scarabocchio e, in definitiva, posso dire che quel che faccio è prendere questi pezzetti di un puzzle e metterli insieme per creare un’immagine unica, e possibilmente bella e appetitosa 😬

E tu, immaginavi che ci fosse tutto questo dietro a una manciata di secondi di video? Se hai curiosità, domande o vuoi condividere la tua esperienza ti aspetto nei commenti, qua sotto 👇🏻 

La ricetta arriva venerdì quindi questo è anche uno spoiler, o forse un indovinello 😎

*li trovi tra i vecchi reel

MUSICA: “Monkeys Spinning Monkeys” Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 4.0 License
http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

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Lunedì con una ricetta che è più un atto di res Lunedì con una ricetta che è più un atto di resistenza.

Perché, mio caro inverno, tu puoi pure continuare a darci quintali di broccoli e cavolfiori ma finché noi troveremo il modo di renderli deliziosi non l'avrai vinta 😬

Qui è quando ho tuffato un avanzo di cimette di cavolo nella pastella di farina di ceci e le ho trasformate in deliziosi e croccantissimi bocconcini con il prode aiuto della mia friggitrice ad aria. Una roba che come si può descrivere? Un "crock" memorabile!

Ora, probabilmente vale sempre, ma questo è il lunedì adatto per farci i cavoli nostri 😅. Fritti ad aria, of course (ma pure nell'olio se vi aggrada).
Tutto vegetale, per un bel boost a questa ultima settimana di #veganuary 😉

La ricetta, come al solito, è al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina, e nelle storie di oggi.

#foodphotography #foodstyling #foodphotographyandstyling #foodie #food52 #beautifulcuisines  #pursuepretty #alliseeispretty #foodartproject #hautescuisines #cottagecore #rusticstyle #still_life_gallery #onmytable #foodphotooftheday #eeeeeats #seasonaleating #droolclub #rusticstyle #shareyourtable  #friggitriceadaria
Cose che chi l'avrebbe mai detto: - gennaio dura 8 Cose che chi l'avrebbe mai detto:
- gennaio dura 87 giorni solo se quegli 87 giorni non ti servono davvero
- ripartire quando non ti sei mai fermata è impossibile (la fisica ha sempre ragione ma anche la stanchezza non scherza)
- pure nel mare dell'incostanza si possono lanciare delle ancore
- non esiste un limite al numero di pennarelli che si possono desiderare e possedere
- il caso non è mai così casuale come sembra
- anche nella vaporiera ci si possono cuocere dei carboidrati (e ogni occasione, anche un secondo Capodanno a fine gennaio, è buona 😬)

Qui è quando, usando una parte delle fee dei vostri acquisti affiliati su Amazon (quindi grazie! ❤️) ho comprato una adorabile vaporiera in bambù e ci ho cotto dentro i mantou, i panini cinesi al vapore, anzi, i panini più buoni del mondo (forse non l'avevo mai raccontato prima ma questi panini mi piacciono così tanto che ne ho fatti preparare una montagna per la colazione a casa nostra la mattina che ci siamo sposati ❤️).

La ricetta, facile facile, senza bisogno di farine strane o aggeggi vari e pure vegana è al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina, e nelle storie di oggi.

La sofficità è indescrivibile, parliamo piuttosto del ripieno: per te dolce o salato? (Nel post sul blog ti ho raccontato i miei preferiti 😉)

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La seconda metà di gennaio sembra un momento un p La seconda metà di gennaio sembra un momento un po’ fuori dal tempo per parlare di anno nuovo e modi per organizzarsi ma eccomi qui, a raccontarvi di come l’anno scorso, più o meno in questo periodo, ho preso in mano la situazione e ho deciso di tentare il tutto per tutto per dare una svolta al modo di organizzare la mia comunicazione.

I tentativi fallimentari a un certo punto ho smesso di contarli, il bullet journal sembrava l’ultima spiaggia e si è rivelato, invece, un porto sicuro. Dopo aver utilizzato il bujo per tutto lo scorso anno, ho deciso di raccontare meglio come e perché si è rivelato uno strumento prezioso di organizzazione e come ho avviato il setup di questo 2023. 

Nel video vi mostro quello sbrindellato dello scorso anno, un po’ del work in progress e sfogliamo insieme quello di quest’anno che, lo dico con certezza, non è che all’inizio, perché ora che ho un taccuino bello, solido e con tante pagine, come quello che mi ha regalato @verywondershop, potrò aggiugere anche spazio per gestire i miei nuovi progetti e il lavoro per i miei clienti. Insomma, questo non è che il principio.

Con questo video, ma soprattutto con l’articolo che ho scritto sul blog, voglio inaugurare una nuova serie di contenuti dedicati al dietro le quinte, perfetti per chi volesse lanciarsi nell’impresa di un proprio business online ma anche per chi ha solo voglia di sbirciare e capire di più dei meccanismi che si muovono per far funzionare tutto.

L’articolo si trova al link in bio cliccando qui 👉🏻 @valefatina, e nelle storie di oggi.

Aspetto i vostri commenti per conoscere la vostra esperienza con il bullet journal e sapere se questo tipo di contenuti vi interessa. I commenti sono lo spazio giusto anche per domande e dubbi 👇🏻
Seguimi!

Contatti

Valentina Masullo
Content marketing per il food.
Lavoro a Torino ma mi sposto ovunque serva.
P. IVA: 11435880015
valefatina@gmail.com

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